È atteso per martedì 20 settembre il via libera definitivo che permetterebbe così di sbloccare il meccanismo della cessione del credito grazie a un emendamento che restringe i casi di responsabilità solo ai casi di violazione “con dolo o colpa grave”
Tornano a respirare il settore edilizio dopo che anche la Camera ha approvato,il 15 settembre, con 322 sì e 13 no, il disegno di legge di conversione in legge del decreto Aiuti bis.
Il provvedimento, che va ora al Senato per l'ultimo esame e il via libera definitivo, previsto per martedì 20 settembre, in caso di approvazione definitiva permetterebbe di sbloccare il meccanismo della cessione del credito grazie a un emendamento che restringe i casi di responsabilità solo ai casi di violazione “con dolo o colpa grave”.
In particolare durante l'iter in Senato era stato introdotto l’articolo 33-ter che integra la disciplina dello sconto in fattura e della cessione dei crediti in materia edilizia, intervenendo sull’articolo 14 del decreto-legge Aiuti (n. 50 del 2022).
Con una prima modifica si chiarisce che la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e dei cessionari, nel caso di operazioni di cessione di agevolazioni indebitamente fruite, è limitata al caso di concorso nella violazione al solo dolo o colpa grave. In questo modo il nuovo decreto libera gli istituti di credito da un ulteriore onere che frenava di fatto il meccanismo di cessione dei crediti.
Con una seconda modifica si dispone, inoltre, per i crediti sorti prima degli obblighi di acquisizione dei visti di conformità (introdotti con il decreto anti-frodi a novembre 2021), delle asseverazioni e attestazioni, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, la responsabilità solidale sarà circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire comunque la documentazione di asseverazione ora per allora.