Capita spesso che le unità di climatizzazione troppo rumorose siano causa di diverbi, anche molto accesi, tra condomini e vicini di casa. In questo caso, raccontato dal Resto del Carlinodalle parole si è passati ai fatti un po’ troppo in fretta: una donna, già indagata per reato di stalking condominiale, ha aggredito la titolare di un negozio presente nella stessa via del centro storico in cui è residente. Motivo: un impianto di aspirazione a vortice installato nel negozio, giudicato evidentemente troppo rumoroso. La figlia 20enne della commerciante è addirittura stata ricoverata in ospedale, a fine giugno, per lo stress psicofisico dovuto alle molestie e minacce ricevute dalla donna. 

A quanto pare, l’installazione dell’impianto era stata approvata da tutti i condomini – interpellati in merito – a eccezione della donna in questione, che si è appellata innanzitutto all’amministratore del condominio. Nonostante l’impegno della negoziante a mantenere spento l’impianto durante la notte, la donna avrebbe aggredito più volte la negoziante e la figlia, recandosi anche sotto casa loro (in un altro comune). Ora le due vittime si sono rivolte agli avvocati per diffidare la donna dal continuare con questi comportamenti.

 

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