Prevista per il 17 maggio, la prima rata è stata prorogata al 20 agosto. Non vale per i professionisti iscritti alle altre Casse di previdenza
Nella Legge di Bilancio 2021 è previsto l’esonero dei contributi fino a 3.000 euro per autonomi e liberi professionisti con reddito non superiore ai 50 milioni che hanno avuto una contrazione del fatturato o dei corrispettivi nel 2020 di almeno il 33% rispetto al 2019. Tuttavia il decreto interministeriale che attua questa previsione di legge non è ancora stato pubblicato.
Per questo motivo nei giorni scorsi il ministro Andrea Orlando ha annunciato lo slittamento della prima rata (prevista per lunedì 17 maggio) al prossimo 20 agosto (che coincide con la seconda rata). L’Inps ha recepito la decisione del ministero con la comunicazione 1911/2021.
Lo slittamento della rata è un trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla bozza del decreto ministeriale, che accenna alla possibilità di portare in compensazione i contributi già versati con quelli di cui si ha diritto all’esonero. Così infatti si evita ad artigiani e commercianti di versare prima e recuperare dopo. Non rientrano tra i beneficiari di questa proroga i liberi professionisti iscritti alle relative Casse di previdenza, sia perché hanno scadenze diverse sia perché soggetti all’autonomia dei rispettive enti previdenziali.