Tra gli emendamenti che hanno ottenuto il via libera della Camera anche quello che sblocca il vincolo del 1° maggio previsto all'articolo 57 comma 3 del D.L. Aiuti
Con 355 voti favorevoli, il Decreto Semplificazioni è passato alla Camera. Ora si attende la valutazione del Senato entro il 20 agosto, pena la non conversione del decreto.
Tra i vari emendamenti proposti, è passato alla Camera anche quello relativo allo sblocco del vincolo del 1° maggio previsto all'articolo 57 comma 3 del D.L. Aiuti. Questo permetterà alle banche di cedere tutti i crediti fiscali da superbonus 110% e dai bonus edilizi minori ai loro clienti dotati di partita IVA, anche quelli comunicati all’Agenzia delle Entrate prima del 1° maggio 2022.
Sulla problematicità dei meccanismi di cessione si era soffermato anche Mario Draghi nel suo discorso al Senato del 20 luglio, sostenendo la necessità di “tirare fuori dai pasticci migliaia di imprese in difficoltà” a causa del meccanismo farraginoso della cessione del credito.
Il nuovo emendamento passato alla Camera, quindi, interviene proprio correggendo quest’ultimo articolo del D.L. Aiuti, un primo passo nei confronti dei professionisti e delle imprese che si sono ritrovati schiacciati dal blocco del mercato.
Un passo avanti
Il CNA considera un passo in avanti questo emendamento approvato: "Sbloccare la cessione dei crediti è tra le emergenze da affrontare come ha ricordato la CNA nel corso del recente incontro con il Presidente del Consiglio. La correzione del quadro normativo, tuttavia, non assicura la ripresa regolare del mercato dei crediti e pertanto la Confederazione sollecita un attento e quotidiano monitoraggio per verificare l’efficacia della norma e, se necessario, intervenire senza ulteriori esitazioni con misure ad hoc per le oltre 30 mila imprese strette nella morsa dei crediti incagliati".