A MCE 2022 CNA Impianti e Assofrigoristi insieme per fare il punto sulla nuova proposta di regolamento presentata il 5 aprile scorso
Ieri 29 giugno a MCE il CNA impianti in collaborazione con ASSOFRIGORISTI ha tenuto un incontro dal titolo “Prime considerazioni sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui gas fluorurati a effetto serra”. La nuova proposta legislativa della Commissione europea presentata il 5 aprile 2022, per aggiornare il regolamento sui gas fluorurati, modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014. La proposta della Commissione ha come obiettivo quello di allineare il Regolamento F-Gas allo European Green Deal ed alla conseguente European Climate Law, oltre che ai più recenti impegni a livello internazionale assunti con il Protocollo di Montreal.
In particolare si propone una maggiore ambizione del sistema delle quote al fine di accelerare il phase-down degli HFC: le quote sono ora riviste a partire dal 2024 e fino ad arrivare alla riduzione del 98% degli HFC immessi sul mercato al 2050. Si segnala soprattutto che la maggiore riduzione della massima quantità di HFC che può essere immessa sul mercato avverrà entro il 2030, passando dal 21% attualmente in vigore, come stabilito dal Regolamento 517/2014, a circa il 5% rispetto ai valori del 2015. Vengono anche introdotte nuove restrizioni all'uso di HFC in particolari applicazioni, con diversi scaglioni temporali in funzione della specifica applicazione. Con il nuovo Regolamento si cercherà inoltre di rendere più facile il controllo delle importazioni e delle esportazioni per le autorità doganali e di sorveglianza. Sarà infine introdotto un prezzo per le quote di HFC e le sanzioni diventeranno più severe e più omogenee in tutta l'Unione.
Le criticità della nuova proposta sugli F-gas
Nel corso dell'incontro dunque Gualtiero Fiorina di CNA Varese e Marco Oldrati Managing Director di Assofrigoristi hanno esposto le criticità pratiche relative all'applicazione della nuova normaiva comunitaria.
Diversi i problemi individuati nel nuovo testo di legge come la sostituzione del parco macchine attualmente presenti che non potrà essere spazzato via in quanto il costo ecologico di una simile operazione rischia di produrre un inquinamento maggiore di quello derivante dalle emissioni attuali di F-gas. Inoltre le alternative presenti oggi sul mercato ai gas inerti come gli F-gas sono il propano e l'ammoniaca, gas infiammabili, per l'utilizzo dei quali è necessario un aggiornamento della normativa relativa alla sicurezza.
Infine molte delle certificazioni esistenti sono state emesse nel 2013 quindi scadranno nel 2023 e , secondo Marco Oldrati, l'ipotesi e che verranno messe in stand by finché non verrà fatta una formazione specifica sui nuovi gas. Negativa anche la valutazione sul registro F-Gas e sul sistema di controlli per chi scrive a registro. Le posizioni espresse dal CNA e da Assofrigoristi hanno incontrato il parere concorde anche di installatori e frigoristi chiamati a intervenire a fine evento. In molti hanno lamentato forti lacune nel sistema di formazione verso i nuovi gas come il propano, quindi per alcuni è necessaria una formazione obbligatoria e più mirata e per altri servono regole chiare in merito alle nuove norme che limitano l'utilizzo degli F-gas e sulle certificazioni necessarie.