Lo prevede un emendamento al decreto Bollette e rimarrà in vigore fino a marzo 2023. In inverno invece la temperaturà non potrà superare i 19 gradi
Dal 1° maggio la temperatura dei condizionatori negli uffici pubblici e nelle scuole non potrà scendere sotto i 25 gradi. È quanto previsto da un emendamento al decreto Bollette e rimarrà in vigore fino a marzo 2023.
L'obiettivo della stretta sui consumi energetici della PA, soprannominata anche "operazione termostato", mira a ridurre la dipendenza dal gas russo, approvigionamento reso difficile dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina. D’inverno non sarà possibile superare i 19 gradi mentre d'estate la temperaturà non dovrà scendere sotto i 25 gradi.
L'operazione, che per ora esclude gli ospedali e le abitazioni private, permetterà di rispoarmiare tra i 2 e i 4 miliardi di metri cubi di gas.
“Si tratta" ha spiegato Angela Masi deputata 5 stelle che ha proposto la norma "di un modo semplice per contribuire a diminuire il fabbisogno di gas. È giusto che la Pubblica Amministrazione dia il buon esempio, tagliando gli sprechi e sensibilizzando i cittadini a razionalizzare i consumi”.
Non solo Italia
Anche altri paesi in Europa hanno deciso di adottare misure simili per ridurre la dipendenza dal gas russo. In Germania per esempio Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e ministro di Economia e Clima, ha lanciato un appello ai suoi concittadini per chiedere un contributo al risparmio energetico. Tra le soluzioni proposte dal ministro anche un abbassamento del riscaldamento e il ricorso parziale al lavoro da casa volontario da parte delle aziende. A breve è previsto anche il lancio di una campagna istituzionale sul risparmio energetico.