La quarta edizione della rendicontazione del proprio percorso di sostenibilità aziendale è stata da poco data alle stampe da Marvon Srl, storica impresa di Vestone (BS) che si occupa di protezione passiva al fuoco e di stampaggio e lavorazione galvanica di materie plastiche.
Il “bilancio” testimonia un viaggio cominciato più di 10 anni or sono, intrapreso con la chiara visione dei valori ai quali lo sviluppo dell’azienda avrebbe dovuto ispirarsi. I temi di cui possiamo leggere nel volume pubblicato poche settimane fa hanno infatti implicazioni molto concrete: non solo perché rappresentati attraverso una grande mole di dati (completi e circostanziati), ma perché sono ormai profondamente radicati nell’identità stessa di Marvon.
Facciamo un passo indietro: l’impresa fa parte di Silmar Group, holding dal fatturato superiore al miliardo di euro le cui aziende sono localizzate lungo l’intera Valle Sabbia in provincia di Brescia, con partecipate e consociate in tutto il mondo. L’impegno verso la Corporate Social Responsibility è comune a tutte le realtà del gruppo (tra cui Valsir, OLI e Alba) e sono condivise anche le principali linee d’azione.
Le sfide di sostenibilità
Come riportato nel “bilancio”, tutti gli investimenti operati da Marvon sono orientati al raggiungimento di specifici obiettivi di lungo termine, che possiamo riassumere come segue:
- Interventi di transizione energetica (efficienza energetica, produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili, mobilità sostenibile)
- Circolarità di risorse e materie prime (riduzione degli scarti di produzione, utilizzo razionale delle materie prime, impiego di materia prima seconda di qualità, riciclo dei materiali, analisi dei cicli di vita e dichiarazioni ambientali di prodotto)
- Valutazione dei rischi e delle opportunità legati ai cambiamenti climatici (sia in termini di adattamento strutturale, organizzativo e strategico, che di evoluzione delle normative e dei mercati)
- Armonizzazione dello sviluppo tecnologico, professionale e personale (formazione continua, aggiornamento e riqualificazione professionale, condivisione del background aziendale con il resto del settore, rapporti continuativi con il mondo delle scuole)
- Benessere in azienda (iniziative di welfare orientate al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie, coinvolgimento dei collaboratori nel percorso di sostenibilità intrapreso)
- Sostegno alla comunità territoriale (redistribuzione del valore economico, formazione delle nuove generazioni, donazioni e interventi per conciliare la crescita dell’azienda e le esigenze della comunità)
Oltre a delineare le aree d’intervento all’interno delle quali si sono concentrate le attività dell’azienda nell’ultimo biennio, il documento ci fornisce un gran numero di esempi e tutti i dettagli del caso.
Transizione energetica
L’obiettivo di migliorare costantemente la prestazione energetica, considerando tanto le attività produttive quanto il fabbisogno generale degli stabilimenti, trova riscontro sia nella riduzione di emissioni che nell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Per fornire qualche esempio, se confrontiamo i valori relativi ai consumi elettrici del 2021 con quelli risalenti al 2010, i dati mostrano un risparmio pari a 2.337.009 kWh (equivalenti al consumo annuo di 866 famiglie di 4 persone), che ha consentito di evitare la dispersione di 765 ton di CO2.
Una parte significativa del lavoro di efficientamento riguarda naturalmente i processi industriali. Nel corso del biennio 2020-21 è stato migliorato il processo di soffiaggio ad aria compressa per l’asciugatura dei pezzi sottoposti a lavorazione galvanica. Da una parte è stato perfezionato l’utilizzo degli ugelli, riducendo la portata media e ottenendo un risparmio energetico del 54% (con circa 12.000 kWh di energia elettrica risparmiata in un anno!), dall’altra sono stati introdotti nuovi protocolli per la ricerca e l’immediata riparazione delle perdite di aria compressa, arrivando ad un ulteriore risparmio, che nel biennio oggetto del monitoraggio è stato quantificato in 15.000 kWh.
Consapevolezza ambientale
La riduzione dell’impatto ambientale di un sistema produttivo proviene anche dalla crescita del know-how da cui può attingere. In collaborazione con i tecnici di Valsir, Marvon ha sviluppato un nuovo impianto per la produzione della materia prima in granulo per realizzare le guarnizioni termoespandenti, internalizzando il processo con un doppio beneficio: da una parte ha permesso una maggiore attenzione sotto il profilo del controllo della qualità, dall’altra abbattendo le emissioni legate al trasporto dei granuli.
Inoltre, grazie alla grande sinergia con la catena di fornitura, una semplice modifica dell’imballo della mescola ha permesso di eliminare circa 1.600 kg di rifiuti sotto forma di sacchetti di carta!
E ancora parlando di rifiuti, Marvon ha costantemente migliorato le proprie prestazioni in termini di raccolta differenziata (soprattutto di rifiuti da imballaggio), passando dai 20.856 kg del 2019 a 23.134 kg nel 2021.
Welfare e servizi per i collaboratori
Il rapporto con le persone è semplicemente fondamentale, in un’azienda come Marvon. Un esempio della tutela dei collaboratori è legato all’avanzata politica della sicurezza e della salute sul posto di lavoro. E anche per quanto riguarda il welfare le iniziative sono davvero numerose: dall’assistenza fiscale e dal voucher salute che permette a collaboratori e familiari di accedere ai servizi poliambulatoriali delle strutture convenzionate del territorio, al “bonus asilo” e alle borse di studio per i figli dei collaboratori. Una menzione particolare va anche ai contributi straordinari, erogati per volontà della proprietà in aggiunta ai “premi” previsti da contratto:
- nel mese di marzo 2022 è stato erogato un bonus una tantum di € 910 lordi a tutti i collaboratori, per un importo totale di quasi € 70.000
- a fine anno sono stati distribuiti a tutti i collaboratori anche buoni spesa e carburante per ulteriori € 70.000!
Un altro aspetto da evidenziare è sicuramente quello della formazione interna, ovvero delle attività di training rivolte al personale Marvon, che nel biennio 2020-21 possono essere quantificate in più di 5.250 ore, ripartite tra formazione tecnica e operativa, educazione ambientale ed energetica, salute e sicurezza, qualità aziendale, gestione della privacy, lingue straniere, comunicazione e PNL, informatica, tematiche HR e CSR.
Un percorso che porta al futuro
Sono moltissimi, dunque, i temi citati nel Bilancio di Sostenibilità di Marvon: il documento, in circa 70 pagine, riesce a riportare nei dettagli la visione ed il percorso di un’azienda che vanta più di mezzo secolo di storia, ma che non ha mai perso la capacità di guardare al futuro. E che si impegna ogni giorno a realizzare questa visione attraverso fatti concreti, con lucidità, lungimiranza e passione.