Incrementi del 20% per caldaie a condensazione, micro-cogeneratori, pompe di calore, sistemi ibridi, impianti a biomasse e sistemi di Building Automation
In attesa della “bollinatura” da parte della Corte dei conti e della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è disponibile il testo del Decreto Prezzi del MiTE, con la tabella dei nuovi massimali contenuta nell’Allegato A: in totale 34 voci, da cui sono state escluse all’ultimo momento le colonnine di ricarica per veicoli elettrici e gli impianti fotovoltaici. In tutti i casi è stato applicato un incremento lineare dei valori pari al 20%, con l’eccezione dei cappotti termici nelle zone climatiche più fredde – la distinzione tra zone climatiche per l’isolamento termico è una delle novità del decreto – che prevedono una crescita del 30% rispetto agli importi del 2020.
Rispetto alle tabelle comparative che erano circolate in fase di bozza del decreto, quindi, alcuni aumenti risultano significativamente contenuti: per gli impianti di produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore fino a 150 litri di accumulo, ad esempio, era previsto un incremento addirittura del 130% (da 1000 a 2200 euro), mentre nella versione finale del decreto il massimale viene fissato a 1200 euro.
Riportiamo di seguito la parte della tabella relativa ai prezzi degli impianti di riscaldamento:
Un nuovo punto di riferimento per le asseverazioni
L’Allegato A del nuovo decreto ministeriale costituirà il punto di riferimento per le asseverazioni dei lavori edilizi laddove sono previste obbligatoriamente (restano esclusi, quindi, i lavori di importo inferiore a 10 mila euro e gli interventi di edilizia libera), sostituendo l’Allegato I del D.M. del 6 agosto 2020. Per tutte le voci non presenti nelle tabelle si potranno utilizzare gli altri prezzari già previsti, come quelli pubblicati dalla DEI.