Nel corso della propria audizione a Villa Pamphilj, dove si stanno svolgendo gli Stati generali dell’economia indetti dal governo, Confartigianato ha portato le proprie proposte per il rilancio economico del Paese, sintetizzate in un documento di circa 30 pagine (leggilo qui in pdf).
Il punto di partenza è un deciso sì all’Europa e all’euro. “Dobbiamo utilizzare tutte le risorse europee, senza preconcetti, per realizzare le riforme necessarie, da un lato, a recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese e, dall’altro, a valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui la piccola impresa di territorio è il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale e che ci ha permesso di rimanere il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di punta del made in Italy, dall’agroalimentare alla moda, dal legno-arredo alle meccanica”, ha sostenuto il Presidente Giorgio Merletti, lanciando la proposta di una nuova Legge quadro dell’artigianato che si ispiri al modello europeo, superando i limiti dimensionali dell’impresa artigiana fino ai 50 dipendenti e prevedendo incentivi per la capitalizzazione.
Merletti ha poi sollecitato la semplificazione e l’efficientamento della burocrazia. “Le riforme finora proposte – ha detto – non hanno avuto successo perché vincolate a tre condizioni: invarianza delle procedure, costo zero, invarianza delle competenze dei diversi soggetti istituzionali ai diversi livelli di governo. Così non si può fare”.
Tra le altre proposte:
- una riforma del fisco “che preveda l’introduzione generalizzata del contrasto di interessi per rimuovere le sacche di evasione e contrastare l’abusivismo” e una facilitazione dell’accesso al credito da parte delle piccole imprese.
- Semplificazione della burocrazia e della normativa
- Conservazione, manutenzione e restauro degli immobili di interesse storico artistico
- Favorire il passaggio generazionale nelle imprese attraverso progetti inter-generazionali
- Eliminare i vincoli e le limitazioni sui contratti a termine
- Rilanciare l’apprendistato
- Incentivare l’acquisizione delle competenze manageriali nelle PMI
- Introdurre una deroga temporanea al Codice Appalti per almeno tutto il 2020-2021
- Costituire un soggetto pubblico specializzato nei finanziamenti alle MPMI