Nel bellissimo borgo di Boccadasse è stata riqualificata la centrale termica di una residenza prestigiosa. Realizzato in mattoni rossi, l’edificio si trova in prossimità del Castello di Boccadasse e ne richiama la struttura con la parte superiore merlata: all’interno ci sono 4 appartamenti di circa 300 mq l’uno.
Andrea Cammisotto, responsabile operativo sui cantieri di Ligurcalor S.r.l., la ditta che si è occupata dei lavori di riqualificazione dell’impianto termico, ci parla dell’intervento
Qual era la situazione pregressa?
Abbiamo acquisito la manutenzione di questo nuovo impianto alla fine della stagione invernale 2018. La centrale termica presa in gestione presentava però delle lacune e dei problemi strutturali: era composta da generatori tradizionali a cui non era stata fatta una manutenzione adeguata negli anni, e che quindi si presentavano alquanto deteriorati. Di conseguenza abbiamo consigliato la sostituzione con dei nuovi generatori a condensazione. Inoltre erano presenti due generatori d’acqua calda separati a servizio degli appartamenti, mentre uno solo degli appartamenti aveva una produzione d’acqua calda indipendente.
Quali soluzioni avete proposto?
In fase iniziale abbiamo consigliato all’amministratore di condominio di inserire due produttori di ACS in pompa di calore collegati con le nuove caldaie a condensazione, per avere una migliore efficienza del sistema in sanitario. Dal nostro punto di vista la soluzione proposta era la migliore, in quanto nella nostra zona le temperature sono miti e consentono l’utilizzo efficiente della pompa di calore tutto l’anno. Dopo aver fatto un sopralluogo nella centrale termica, abbiamo stimato il fabbisogno energetico necessario e abbiamo elaborato un preventivo per il completo rifacimento della centrale e l’installazione di un sistema a condensazione.
I generatori preesistenti con che combustibile funzionavano?
Erano due caldaie a gas in rack con due bruciatori ad aria soffiata da 103 kW datati 1995 e sono state sostituite con due Luna Duo-Tec MP+ 1.60 da 55 kW Baxi, per una potenza complessiva di 110 kW, complete di accessori e alloggiate in specifici telai.
Per quanto riguarda l’impianto, ci sono complessità particolari che avete rilevato durante l’installazione o anche in fase di progettazione?
Non abbiamo riscontrato problematiche rilevanti, sono impianti che progettiamo e gestiamo abitualmente. In questo caso possiamo dire che l’impianto può essere considerato tradizionale anche se è una configurazione piuttosto inusuale, soprattutto per i due produttori d’acqua calda in pompa di calore. Questi presentano uno scambiatore a serpentina nella parte inferiore a cui abbiamo collegato le caldaie per integrare la produzione di ACS nei casi in cui i prelievi dell’acqua calda sanitaria avessero potuto mettere in crisi la pompa di calore nel caricamento dei bollitori. Per poter tenere adeguatamente conto dell’energia utilizzata da ciascun produttore d’acqua ed effettuare una precisa ripartizione delle spese di consumo tra i proprietari degli appartamenti, abbiamo realizzato un circuito con una pompa dedicata per ogni produttore di acqua calda e relativo contabilizzatore di calore.
L’impianto è composto da un circuito primario e uno secondario separati da un compensatore idraulico. Il secondario ha una valvola miscelatrice per poter gestire il riscaldamento con una curva climatica in base alla temperatura esterna. Poi abbiamo introdotto un particolare filtro meccanico defangatore per impianti con grandi portate. A completamento dell’impianto, abbiamo montato delle pompe elettroniche a portata variabile, prima mancanti nonostante lo stabile fosse già dotato di valvole termostatiche e contabilizzatori. Le caldaie in cascata sono gestite dall’elettronica Baxi a cui è collegato un PLC connesso da remoto su piattaforma internet e gestibile anche da un’app su smartphone.
Ci sono stati dei vincoli particolari che avete dovuto considerare per quanto riguarda obblighi normativi?
Per la realizzazione della centrale termica sono state rispettate tutte le normative previste, compresa la prevenzione incendi. Sebbene la potenza complessiva dell’impianto non lo richiedesse, non è stato trascurato nessun elemento in fatto di sicurezza. In dettaglio, le pareti, in pietra e spesse 80-90 cm, sono REI 120 e non avevano necessità di pannellature. Inoltre, l’aerazione era già ampiamente sufficiente in quanto proveniente da una finestra adibita ad uso esclusivo della centrale termica, affacciata su un vano tecnico che riceveva aria dall’esterno. Il locale caldaia è poi dotato di un disimpegno con aerazione dedicata proveniente dall’esterno le cui porte d’accesso sono REI 120, sia per la centrale termica che per il disimpegno. L’impianto elettrico, rifatto completamente, presenta un nuovo quadro con interruttori magnetotermici per i vari componenti della centrale come caldaie, pompe e quant’altro. All’interno di questo quadro sono anche installati dei contatori di energia elettrica che contabilizzano l’energia utilizzata da ogni singolo produttore di acqua calda in pompa di calore. Inoltre, è presente un contatore di energia elettrica che contabilizza tutta l’energia utilizzata dalla centrale termica. I diversi componenti installati nella centrale sono poi dotati di specifici cartelli di segnalazione con le indicazioni necessarie in caso di intervento da parte dei vigili del fuoco.
Scheda progetto
– Luogo: Boccadasse, Genova
– Tipologia di intervento: riqualificazione impianto termico
– Impresa installatrice: Ligurcalor S.r.l.
– Responsabile operativo: Andrea Cammisotto
– Soluzioni adottate: sostituzione di due caldaie a gas del 1995 con due caldaie a condensazione Luna Duo-Tec MP+ 1.60 Baxi da 55 kW, collegate a due produttori di ACS in pompa di calore SPC 300 Baxi
– Potenza complessiva dell’impianto: 110 kW