La gamma WLE di Galletti, che copre un range di potenza da 40 a 750 kW e può essere indifferentemente installata all’interno o all’esterno (con opzione quadro elettrico IP54), si caratterizza per gli elevati livelli di efficienza stagionale e i ridotti spazi di ingombro, progettati per facilitare l’accesso ai vani tecnici (fino a 500kW profondità e altezza inferiori rispettivamente a 88 e 190 cm). Per aumentare l’efficienza ai carichi parziali, i modelli WLE di Galletti dispongono di soluzioni “tandem” o “trio” (2 o 3 compressori su un unico circuito) nelle versioni mono e doppio circuito, equipaggiate con scambiatori a piastre compatti di nuova generazione e valvola d’espansione elettronica (di serie).
L’utilizzo di componentistica di assoluta qualità e all’avanguardia della tecnica nelle parti frigorifere, idrauliche ed elettriche rende le unità WLE di Galletti refrigeratori allo stato dell’arte in termini d’efficienza, affidabilità e limiti operativi di funzionamento, come, ad esempio, la possibilità di produrre acqua da -8°C a 55°C e di utilizzare ogni tipologia di fonte naturale per la dissipazione (terreno, acqua di falda, aria esterna).
L’elevata configurabilità della serie è garantita da 2 diverse versioni costruttive (con e senza pannellatura di chiusura) e 3 differenti allestimenti acustici (standard, silenziato e super silenziato) in grado di assicurare una riduzione del livello di potenza sonora fino a 12 dB(A).
L’ampiezza delle configurazioni disponibili si completa con la possibilità di produrre gratuitamente acqua calda fino a 60°C grazie al recupero parziale di calore e dalla presenza di un microprocessore avanzato che, oltre a regolare il funzionamento dell’unità, consente di controllare 2 pompe lato utenza e 2 pompe lato sorgente (con on/off o modulanti), di collegare in cascata fino a 6 unità e di gestire la reversibilità sia lato gas che lato acqua.
Le unità WLE di Galletti sono tutte equipaggiate di serie con sensori di rilevamento fughe sia all'interno del quadro elettrico, sia in prossimità del circuito frigorifero. In caso di fughe del refrigerante, il microprocessore, che gestisce le procedure di messa in sicurezza e spegnimento dell’unità, è programmato per deviare l’alimentazione della centralina di raccolta delle informazioni dei sensori di fuga su una linea di emergenza in bassa tensione. Questa funzionalità permette il completo sezionamento dell’alimentazione della macchina durante le fasi di manutenzione lasciando abilitati tutti i sistemi di sicurezza.